I DAZI Ti chiudono le porte?

Apriti al mondo!

Paolo Molinaro

Paolo Molinaro

Fondatore e CEO di Aipem

Ci sono imprese che, davanti a un ostacolo, si fermano. E ce ne sono altre che rallentano un momento, cambiano strada… e arrivano comunque a destinazione.

I dazi imposti dagli Stati Uniti possono sembrare un muro, ma in realtà sono uno specchio: ci costringono a guardarci meglio, a chiederci se abbiamo fatto tutto il possibile per raccontare il valore di ciò che produciamo. E forse la risposta è no.
Perché troppo spesso affidiamo le nostre fortune all’abitudine, al mercato che “ha sempre funzionato”, alla convinzione che il prodotto, da solo, basti. Ma il mondo è cambiato. E paradossalmente, proprio questa crisi può insegnarci a cambiare con lui.

Aprire nuovi mercati non è più un’impresa da multinazionali

Oggi, grazie alla comunicazione digitale e all’intelligenza artificiale, anche una piccola impresa può farsi conoscere in mercati lontani, dialogare con nuovi consumatori, adattarsi in tempo reale alle tendenze, parlare la lingua del mondo. Non serve una sede a Singapore, ma una visione strategica, una narrazione credibile, una comunicazione ben guidata.

Le sfide ci obbligano a crescere

Gli analisti economici concordano: per quanto difficile da accettare, la diversificazione dei mercati è oggi una strada obbligata. L’Europa resta importante, gli Stati Uniti anche, ma le vere opportunità si aprono altrove: Asia, America Latina, Africa.
Non ci arriviamo con le scorciatoie, ma con l’intelligenza (naturale e artificiale) e con la consapevolezza della nostra unicità.

Il ruolo chiave del digitale e dell’Intelligenza Artificiale

Le nuove tecnologie disponibili (ma spesso ancora sottoutilizzate), offrono alle PMI la possibilità di trovare, attrarre e coltivare nuovi contatti commerciali, anche nei mercati più lontani, utilizzando i tool giusti per:

  • intercettare nuovi prospect tramite strumenti di social listening e analisi predittiva;
  • costruire database profilati di potenziali buyer utilizzando piattaforme come LinkedIn Sales Navigator, ZoomInfo o servizi di business intelligence integrati;
  • automatizzare la lead generation con funnel ben costruiti, campagne di email nurturing e contenuti mirati;
    attivare campagne geolocalizzate sui social media per testare la risposta di un mercato estero prima ancora di investirci seriamente;
  • usare la marketing automation e l’A.I. per segmentare, prevedere interessi e suggerire percorsi d’acquisto personalizzati;
  • integrare CRM evoluti con sistemi di scoring e alert per seguire in tempo reale il comportamento dei buyer e trasformarli in clienti.


In fondo, il vero limite non è il dazio. È la paura di uscire dalla propria comfort zone.
E se una crisi ci spinge a farlo… forse non è più una crisi, ma un’occasione.

Se vuoi saperne di più, parliamone insieme.

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