Maurizio Clemente
Senior Copywriter di Aipem
L’esperienza è un insieme di conoscenze dal valore inestimabile, che però, per mantenersi tale, deve essere continuamente arricchita anche attraverso l’insegnamento. Si tratta di un processo di crescita che vale per ogni professionista, per ogni azienda e organizzazione, perché quando esponi le tue idee e strategie, nel confronto con gli altri, impari anche a migliorare ed arricchisci la tua conoscenza.
Chi si occupa di sostenere il marketing e le strategie delle imprese lo sa bene.
Il marketing e la comunicazione sono materie “liquide” che devono adattarsi alla continua evoluzione dei mercati. Uno dei criteri fondamentali di chi fa comunicazione è quello di saper imparare a cogliere ciò che di nuovo e di utile sta avvenendo, anticipando i tempi il più possibile.
Il concetto di “esperienza”, se ci pensiamo bene, si basa… sul passato!
Si tratta di situazioni cronologicamente già avvenute e che hanno dato in eredità preziosi insegnamenti. L’esperienza di per sé, quindi, in tempi di cambiamenti repentini come quello che stiamo vivendo, non può essere ritenuta sufficiente per il business moderno.
A fare la differenza, invece, è un vero e proprio mix di esperienza e conoscenza!
Quando all’esperienza sul campo si uniscono approfondite ed aggiornate conoscenze, ecco che ha origine uno dei doni più importanti che l’essere umano, e in particolare l’imprenditore e il marketer, possono avere: l’intuizione. Per mantenere produttivo questo mix di conoscenza ed esperienza è necessario alimentarlo con un aggiornamento continuo; ciò avviene tramite la formazione, che può essere di tipo tecnico (nuovi strumenti di social media marketing, nuovi software, il metaverso, ecc) oppure riguardare comunicazione e soft skills (coaching, leadership, public speaking, vendita, motivazione). O ancora meglio, svolgersi secondo un programma in grado di integrare tra loro tutti questi “mondi” che potrebbero apparire inconciliabili.
A questo punto è chiaro come non si possa dire che esista un professionista, o una realtà aziendale, che sia “arrivata”, che sia all’apice e possa mantenere indefinitamente questa posizione di privilegio. È un ragionamento improduttivo, che non intercetta le correnti necessità e non è al passo coi tempi. Ha molto senso dire invece che sta all’apice chi non si ferma mai, si forma, e unisce la sua esperienza con nuove conoscenze.
La consapevolezza della necessità e dell’opportunità di intraprendere un percorso di aggiornamento e formazione continua, pertanto, non è da confondersi con l’ammissione di una mancanza di professionalità o di una insicurezza nei propri mezzi e nella propria preparazione.
A questo proposito, non dobbiamo dimenticare innanzitutto che Socrate, decisamente qualcuno che non possiamo definire come un incompetente o come una mente non brillante, soleva affermare, a proposito di se stesso, “so di non sapere”. È questa consapevolezza di non essere onnisciente che lo ha portato, infine, a realizzare la propria superiorità di pensiero rispetto alla media. E questo non solo perché già il rendersi conto di questa umana debolezza è una dimostrazione di intelligenza, ma perché questo atteggiamento apre le porte a una volontà di migliorarsi con costanza, continuando per tutta la vita il proprio percorso di formazione.
Perché a volte è bene diffidare di chi si dimostra troppo sicuro di sé e delle proprie capacità. E non soltanto perché lo dice la saggezza popolare, come ci ricorda lo scrittore Carlos Ruiz Zafón, avvertendoci che “l’incompetente si presenta sempre come esperto”, ma anche perché è un fenomeno indagato e confermato anche dalla scienza.
In particolare, ci riferiamo al cosiddetto Effetto Dunning-Kruger (EDK), descritto dagli socio-psicologi David Dunning e Justin Kruger, riprendendo delle considerazioni attribuite addirittura a Charles Darwin. Si tratta di una distorsione cognitiva, a causa della quale individui poco esperti e competenti in un campo tendono a sopravvalutare le proprie abilità autovalutandosi, a torto, esperti in materia.
È anche per tutti questi motivi che in Aipem siamo particolarmente attenti alla nostra formazione, all’innovazione e allo studio, per essere sempre all’altezza del cambiamento e dell’evoluzione. Perché la comunicazione cresce, condizionata dalla tecnologia, dai mercati e dalle nuove idee, e noi dobbiamo crescere con essa, per esplorare le nuove frontiere.
In particolare, le nostre skills in comunicazione vengono ora arricchite anche da una attività specifica di mental coaching, che consente a tutto lo staff di capitalizzare il valore di questa disciplina che, indiscutibilmente, consente il raggiungimento di risultati migliori.
Due sono i principali vantaggi ottenibili intraprendendo un percorso di mental coaching come il nostro:
1) grazie all’ulteriore incremento dell’esperienza nella consulenza e nella gestione della comunicazione, potremo, più di prima, aiutare le aziende a superare le sfide legate all’aggiornamento e all’innovazione di tutte le risorse che si occupano di comunicazione interna ed esterna, potenziandone le soft skills che sono sono sempre più considerate come le “chiavi del mondo del lavoro”;
2) sapremo offrire ai nostri clienti un interlocutore che, accanto alla riconosciuta e storica esperienza nella consulenza strategica di comunicazione e marketing, potrà aiutare il management delle aziende a migliorarsi in diversi ambiti quali:
Leadership
Essere visti e percepiti come leader rafforza il proprio ruolo ed immagine, consentendo un miglioramento nell’autorevolezza che si riflette positivamente sulla gestione delle attività lavorative.
Public speaking e stress management
Diventare più abili e sicuri nelle occasioni pubbliche e nella gestione delle presentazioni è fondamentale per consolidare la credibilità e il carisma delle figure che ricoprono ruoli apicali in azienda.
Team building
Potenziare il lavoro di squadra e il senso di appartenenza in modo collaborativo è strategico per migliorare la qualità e contenere i costi.
Negoziazione
Migliorare le capacità di argomentazione, il linguaggio verbale/paraverbale, l’empatia e la comprensione dell’interlocutore ha un impatto significativo sull’efficacia commerciale.
Migliorarsi è indispensabile per continuare a performare nel mondo del lavoro e difendere la propria posizione sui mercati: questo è ben chiaro a tutti i professionisti e alle imprese. Per farlo ci vuole impegno e volontà di mettersi in gioco, ma non è sempre sufficiente: per superare i propri limiti a volte è necessario affidarsi ad uno specialista che conosca le tecniche giuste per tirare fuori il meglio da noi stessi.
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