Maurizio Clemente
Content Strategist & Copywriter di Aipem
Il podcasting sta diventando sempre più popolare tra le aziende come strumento di marketing innovativo. Ciò è dovuto al fatto che il podcast è un mezzo di comunicazione unico in grado di creare una relazione più stretta con l’audience, rispetto ad altri strumenti di marketing.
Un podcast aziendale ben realizzato può permettere alle aziende di creare uno storytelling molto approfondito per raccontare i propri valori e la propria offerta di prodotti o servizi in modo diretto o indiretto. Inoltre, i podcast consentono alle aziende di raggiungere un pubblico molto vasto e in continua crescita, grazie alla facilità di accesso e alla flessibilità di fruizione. Ben 11,1 milioni di italiani ha ascoltato podcast nell’ultimo mese, secondo una rilevazione IPSOS (un dato in forte crescita, nel 2021 erano circa 9,3 milioni).
In un podcast aziendale, l’azienda può parlare dei suoi valori, della sua mission, della storia e delle persone che lavorano al suo interno, creando un forte legame emotivo con l’ascoltatore. Inoltre, può essere utilizzato per presentare nuovi prodotti o servizi in modo approfondito, fornendo informazioni dettagliate su come funzionano e come possono essere utili per il pubblico.
L’ascolto di un podcast è un’esperienza intima e personale, poiché l’ascoltatore può farlo in qualsiasi momento e ovunque si trovi. La libera scelta del momento in cui fruire del podcast è il fattore fondamentale per quel 94% degli ascoltatori che dice di apprezzare il podcast più di qualsiasi altra forma di comunicazione perché lo si può ascoltare facendo altro.
Inoltre, durante l’ascolto del podcast, gli ascoltatori si dimostrano più coinvolti, emotivamente più aperti e in grado di memorizzare meglio ciò che ascoltano, ma soprattutto dimenticano i loro timori e le difese inconsce verso le interruzioni pubblicitarie (come succede invece durante gli ascolti radiofonici), apprezzando la possibilità di poter godere, nell’istante esatto in cui lo desiderano, di contenuti di loro gradimento senza pubblicità invasiva.
E proprio questo che consente alle aziende di raggiungere anche un pubblico di nicchia con estrema efficacia, cogliendo l’opportunità di creare un legame forte e duraturo con l’ascoltatore, che può essere sia un potenziale cliente ma anche un cliente già fidelizzato.
I podcast continuano a raggiungere un target di alta qualità, caratterizzato da un profilo socio-demografico e tratti socio culturali di livello. Un target caratterizzato da maggiore giovinezza, istruzione e professionalizzazione elevate, incline a sperimentare nuove tendenze e modalità di consumo.
Lo smartphone rimane il dispositivo di ascolto preferito, ma si notano segnali di crescita interessanti per nuovi dispositivi come console, smartwatch e smart speaker, che vale la pena monitorare attentamente per individuare possibili nuove opportunità di sviluppo. Anche se la casa rimane il luogo di ascolto preferito per i podcast, sta aumentando l’importanza delle situazioni di ascolto out of home.
Gli utenti dei podcast sono generalmente soddisfatti dell’esperienza di ascolto, soprattutto i più giovani. Questo risultato è favorito dal fatto che la fruizione dei podcast è ancora principalmente “pull”, ovvero scelta e controllata dall’utente stesso. È importante, in una fase di espansione dell’offerta, mantenere un’attenzione particolare sulla qualità e sulla capacità di generare valore per gli ascoltatori, al fine di mantenere elevati i livelli di coinvolgimento e soddisfazione attuali.
È però sempre più importante offrire al proprio pubblico un prodotto di alta qualità, caratterizzato dalla massima cura dedicata alla sceneggiatura, alla narrazione, all’insonorizzazione e alla musica.
Infatti, se è vero che gli ascoltatori sono in aumento come numero assoluto, e che 4 utenti su 10 dichiarano di ascoltare più podcast rispetto all’anno scorso, il tempo dedicato alla fruizione dei contenuti è in lieve flessione, anche se si mantiene decisamente elevato. 35 minuti giornalieri di ascolto in media nel 2022, contro 40 minuti nel 2021, sono sicuramente un effetto del progressivo ritorno alla normalità dopo l’emergenza pandemica (con il conseguente aumento degli impegni “sociali” delle persone e la flessione del tempo dedicato all’ascolto individuale).
Ma è comunque un segnale di cui tenere conto, anche nell’ottica della maggiore propensione dell’utente ad interrompere l’ascolto del podcast a causa del mancato gradimento (che passa dal 19% al 24%). Gli altri motivi principali dell’interruzione sono la durata eccessiva, per il 30% delle persone, e il sopraggiungere di altri impegni, per il 29%.
L’efficacia del formato dei podcast è stata confermata: i livelli di ricordo pubblicitario rimangono elevati, con un aumento significativo della percentuale di persone che hanno compiuto un acquisto o comunque un’azione di avvicinamento nei confronti del brand dopo aver ascoltato un episodio.
È quindi fondamentale prestare attenzione al contenuto, alla realizzazione e alla comunicazione, al fine di mantenere la performance di questo media in grado di creare engagement a tutti i livelli nei confronti di un brand, come l’aumento della consapevolezza (+89%), considerazione (+57%), preferenza (+24%), e intenzione di acquisto (+14%).
Quindi raccontare il brand genera lead di valore, e il podcast si sta rivelando come uno dei più performanti e flessibili strumenti di comunicazione nelle mani delle aziende. Uno strumento versatile, che ben si adatta ad marketing mix articolato, capace di parlare ed influenzare il pubblico B2C ma, ancor di più, il pubblico B2B che ha bisogno di particolari approfondimenti per sentirsi ancora più coinvolto e sicuro nelle proprie scelte.
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