Quanto sei boomer? Scoprilo subito!

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Stella Di Gleria

Junior copywriter

In una fase di estremo cambiamento, la lingua si evolve di pari passo con le esigenze della società ed è importante rimanere al passo con le mode per evitare di perdere qualche pezzo per strada.
Come sempre i giovani sono al centro di questo fenomeno e il loro modo di parlare influenza inevitabilmente le tendenze, tanto da spronare anche i più “âgés” ad adattarsi agli slang che probabilmente saranno il futuro della comunicazione.
La lingua, in quanto strumento in continua evoluzione, accoglie al suo interno anche terminologie di uso comune che, nel caso della Generazione Z (meglio detta GenZ) hanno durata molto breve considerando la velocità con la quale arrivano e passano tutti i trend e le tendenze.

Queste nuove terminologie, nate sui social principalmente, fanno parte del vocabolario dei giovani e, in una possibile conversazione con loro, ci si potrebbe stupire della difficoltà nel comprendere alcune parole, tanto da domandarsi addirittura se sia italiano oppure un qualche strano linguaggio alieno.
Si tratta di un modo di parlare che pesca molto dall’inglese e che viene di seguito adattato e semi-tradotto in italiano, al fine di utilizzarlo nei discorsi tra amici, per qualche meme o come caption per i propri post di Instagram o TikTok.
Dando un’occhiata ai trend più famosi del momento e, soprattutto, sfoggiando le migliori doti da interprete e traduttore, ecco alcuni degli slang più famosi della GenZ (probabilmente già fuori moda, chi lo sa).
Bae (before anything else) è un nomignolo carino da dare alla persona amata; se voi la chiamate ancora “fidanzata/o”, “compagna/o” o ancor peggio “morosa/o”, siete dei veri boomer, altro aggettivo slang catapultato nella lingua italiana che sembra stare davvero bene con tutto.

“No amio, ieri ho visto crush”… quanti significati nascosti in una sola frase: dal corsivo che imita il dialetto milanese ad amo, utile per chiamare quella persona di cui non ricordate ancora il nome, nonostante gli “ape” insieme e le foto al bar. Crush è decisamente universale e tutti ne abbiamo una di cui siamo perdutamente innamorati, un termine molto carino per indicare un’infatuazione anche platonica.
“Vabbè avete sentito di X e Y? Hanno fatto tutto questo solo per hype”, scorrendo la pagina dei Per Te di TikTok sentirete pronunciare la parole hype almeno 20 volte in una sola seduta. In senso stretto, significa che qualcuno ha fatto qualcosa solo per far parlare gli altri di sé, provocando dunque uno “spetegulesss” di massa. Il termine però indica anche eccitazione riguardo un evento, l’esempio lo vedrete tra qualche riga.

Sempre sfogliando il famoso social, tra i contenuti più diffusi troverete Pov (point of view), un format divertente in cui si raccontano varie situazioni dal proprio punto di vista.
“Ehi bro, che fai oggi?” “Niente fra, sto in chill”. Chillare arriva dall’inglese “to chill” che significa “rilassarsi” e mantiene lo stesso significato anche nello slang. Bro, fra e amio, invece, hanno una cosa in comune: eliminare lo sforzo di ricordarsi i nomi delle persone con cui si esce.
Arriviamo ora ad uno dei termini più utilizzati degli ultimi tempi, perfetto per indicare imbarazzo e fastidio verso una situazione o un avvenimento: cringe. Cringiare, infatti, arriva dal verbo inglese “to cringe” e si può utilizzare specificando il contesto oppure esordendo semplicemente con “Oddio, che cringe”.
“Ehi fra, hai sentito che Sfera ha droppato un nuovo album?” “Oh si, bro. Sono troppo in hype”.
Dall’inglese “to drop” che significa rilasciare, si utilizza quando un cantante esce con un nuovo singolo.
Sempre per la rubrica “Amori molto infelici”, ecco tre slang fotonici per descrivere situazioni molto comuni soprattutto al giorno d’oggi: friendzonare, ghostare, shippare.

Il primo indica la classica situazione “Ti voglio bene ma sei solo un’amica/ un amico per me”, il secondo invece descrive le persone che leggono i messaggi ma decidono consapevolmente di non rispondere per almeno 3 o 4… anni, mentre il terzo si usa per sostenere una relazione tra due persone, meglio se accompagnato da “no amo vi shippo troppo”.

La lingua dei giovani, come avete visto, è in continua evoluzione e chissà quanti altri slang usciranno entro la fine dell’anno. Noi, però, siamo informatissimi e promettiamo di aggiornare anche voi sulle novità linguistiche dei vostri figli, nipoti e amici. Ora potete andare a flexare il vostro nuovo vocabolario per la city perché avete raggiunto un bel livello B1 di slang GenZ.

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